20 Gen Le campagne della nobiltà
Tipologia Itinerario: escursionisti e cicloescursionisti (MTB)
Partenza e arrivo : S. Giorgio Canavese
Lunghezza: 15,8 km
Dislivello: 120 m
Tempo di percorrenza: 4h 30m
Difficoltà: T (piedi) MC (bici)
Zona di Interesse: Agliè e San Giorgio Canavese
Le morbide e soleggiate colline che circondano i castelli e i paesi di San Giorgio e Agliè offrono l’opportunità di effettuare un’ampia escursione tra campi coltivati, vigneti, boschi e cascine. Il tragitto è punteggiato da edicole votive, chiesette e svela le opere architettoniche del canale di Caluso. Il tratto più elevato è aperto e panoramico, una serena e silenziosa espressione della campagna canavesana. E’ percorribile tutto l’anno.
- Scheda descrittiva (pdf 647 KB)
- Tracciato dell’itinerario in formato gpx (zip 10 KB)
ACCESSO
Con i mezzi pubblici: Autobus GTT linea 3133, Torino-Ivrea, fermata San Giorgio Canavese, Info: www.g.it , tel. 011 0672000
In auto: Autostrada Torino-Aosta, uscita San Giorgio Canavese, seguiamo le indicazioni per San Giorgio e parcheggiamo in piazza Maeo Pescatore.
DESCRIZIONE
Da piazza Maeo Pescatore imbocchiamo via Cavour per uscire dal paese, in piazza Vittorio Veneto proseguiamo drio su via Chiesa, e di fronte alla chiesa di San Pietro giriamo a sinistra su via Giorgio Peila. Superiamo un canale, e svoltiamo a destra su via degli Alpini. In corrispondenza dell’ingresso di due ville proseguiamo dritto su una carrareccia, e arrivati a un vigneto teniamo la destra sulla carrareccia che lo costeggia. In corrispondenza di un pilone votivo giriamo a destra, percorriamo un breve tratto nel bosco, arrivati a un altro vigneto giriamo a destra sulla carrareccia che lo costeggia, e dopo 50 m teniamo ancora la destra
su un sentiero poco visibile sul bordo del campo.
Alla fine del campo svoltiamo a destra per imboccare un sentiero che attraversa un altro campo, e dopo 100 m giriamo a destra su una carrareccia. Al bivio T giriamo a sinistra, seguiamo la carrareccia per 500 m e giriamo ancora a sinistra su strada Misobolo per raggiungere il Santuario di Misobolo, costruito dove un tempo esisteva un villaggio fortificato abbandonato tra il XIV e il XV secolo, probabilmente a causa di una pestilenza.
Costeggiamo il santuario sulla destra e al primo bivio teniamo la sinistra su una carrareccia che ne segue i confini e s’inoltra nel bosco. Incontriamo molte edicole votive lungo il percorso. Al bivio a Y giriamo a sinistra in direzione San Giorgio, al bivio a Y teniamo la sinistra in leggera discesa, al successivo bivio a Y proseguiamo dritto. Arriviamo a un ampio spiazzo nelle vicinanze di un vigneto, sovrastato da un’edicola votiva, qui imbocchiamo a sinistra una carrareccia. Al bivio usciti dal bosco teniamo la sinistra e subito dopo la destra, raggiungiamo la periferia di Cuceglio, dove all’incrocio con via Porta Pia proseguiamo drio, e dopo 100 m imbocchiamo una strada sterrata che seguiamo fino a un bivio a T, dove giriamo a destra e subito dopo a sinistra su una carrareccia che s’inoltra tra i campi.
Al bivio a Y in prossimità del bosco giriamo a destra in direzione della chiesa di Santa Maria della Rotonda, usciamo dal bosco e arriviamo in un grande campo dove giriamo a sinistra e subito a destra, e al bivio a T giriamo a destra per una carrareccia tra i campi. Al successivo bivio a T giriamo a sinistra imboccando un sentiero in salita verso le vigne, che costeggiamo sulla destra fino ad arrivare a una carrareccia che costeggia un muro a secco e arriva su una strada asfaltata, dove giriamo a sinistra verso il vicino abitato di San Grato. Proseguiamo sulla strada provinciale per 200 m, per poi scendere a sinistra verso cantina Massoglia, al bivio a T giriamo a sinistra, e poco dopo giriamo a destra verso la chiesa di Santa Maria della Rotonda. Arriviamo a una strada asfaltata e al bivio a T giriamo a destra, al bivio successivo giriamo a sinistra in direzione di Aglié.
Incrociamo una strada asfaltata, e proseguiamo dritto lungo una carrareccia, che scende nel bosco, costeggia i ruderi di Cascine Gozzani, e arriva in corrispondenza del muro di cinta del castello di Aglié, dove giriamo a sinistra sull’ampia strada sterrata. Arriviamo in corrispondenza de “La Mandria”, antica cascina a cui Gozzano si sarebbe ispirato per descrivere Villa Amarena, in cui è ambientata una delle sue più celebri poesie. Imbocchiamo una strada asfaltata in discesa, e all’incrocio giriamo a destra per raggiungere il vicino Castello e il centro storico di Aglié, che valgono una deviazione.
Il castello ducale è una residenza sabauda le cui origini risalgono al XII secolo, quando un primo nucleo venne costruito dalla famiglia canavesana dei San Martino, e che venne trasformato nell’elegante residenza attuale tra il XVII e il XIX secolo. Negli ultimi anni il castello è stato usato come ambientazione per le serie televisive Elisa di Rivombrosa e La bella e la bestia, ed è visitabile per tutto l’anno, tutti i giorni tranne il lunedì.
Ritorniamo sui nostri passi, e proseguiamo dritto sulla SP52, che seguiamo per 900 m prima di girare a sinistra per imboccare l’alzaia del canale di Caluso, che seguiamo per 2 km fino a una delle “bocche” settecentesche, gallerie realizzate per rendere più lineare il corso d’acqua. Arriviamo a San Giorgio, e svoltiamo a destra sulla strada asfaltata in discesa, proseguiamo dritto su via Menardi e poi su via Piave, e di fronte alla chiesa di Santa Maria Assunta giriamo a sinistra su via Cavour, per ritornare al punto di partenza.