31 Gen Castellamonte e la ceramica
Un percorso tra arte, stufe e tofeje
A Castellamonte tutto parla di ceramica.
Lo si vede quando si entra in paese e ci si imbatte nella rotonda che raffigura la pignatta, uno dei simboli della produzione di stoviglierie in terra rossa oggi diventato icona, panciuta e armonica, del Comune stesso. Lo si capisce dalle numerose opere che ne puntellano il territorio, dall’arco di Pomodoro alla Stufa di Nespolo, dai numerosi bassorilievi esposti all’esterno delle abitazioni alle installazioni che ne abbelliscono le piazze e dall’evento più importante dell’anno, la Mostra della Ceramica che festeggia nel 2020 la 60esima edizione.
Ma Ceramica a Castellamonte vuol dire soprattutto la stufa. Sono rimaste tre le aziende che ancora producono le storiche e sempre bellissime stufe in ceramica, alimentate a legna, in pellet o anche a corrente elettrica. Dalle forme antiche o dal design moderno rappresentano, non solo un sistema di riscaldamento efficacissimo e naturale, ma anche e soprattutto un oggetto d’arredo senza tempo.
Per chi volesse fare un tour tra passato e presente, è possibile visitare il Museo della Ceramica di Palazzo Botton con opere dei principali artisti italiani degli ultimi 60 anni, oppure il Museo di Casa Allaira o il Museo Ceramico “Fornace Pagliero” dove si potrà fare un salto indietro di 200anni nella storia industriale del nostro paese.
Lungo le vie del paese è possibile anche visitare le botteghe artigiane dei ceramisti locali, come Camerlo, Gianpietro, Perino, Marthyn, Baruzzi e Grandinetti, dove è possibile acquistare pezzi di grande fattura e dal sicuro fascino.